Analizzando i tratti della scrittura, è possibile scoprire se abbiamo un’indole prevalentemente ricettiva e solidale, in altre parole yin, oppure attiva e dominante, cioè yang. Renzi risulta un yaing. Di tutto un po’.
Ma andiamo nel dettaglio
“G”, la lettera della sessualità. Il punto che non ha mai trovato.La gamba centrale della G che si lancia verso la E seguente dimostra la voracità sessuale.
Ma d’altro canto, l’arco della G stessa tende verso destra, dimostrando senso di colpa per il tempo perso negli atti sessuali, quando invece egli dovrebbe occuparsi a salvare l’Italia.
Il fatto di aver staccato la penna dal foglio vuol dire che, quando si accoppia con qualcosa che non sia la sua mano, lo fa in maniera distacca e principalmente per dare alla luce dei figli o una legge elettorale.
La firma si può definire come l’immagine che il soggetto ha di sé: manifesta le aspirazioni, i complessi, i tratti dominanti del carattere, i bisogni e i desideri profondi.
MTEO RENZI, la quasi negazione del sé (tralasciando alcune lettere), si tratta della famosa sindrome di Bianca Berlinguer : l’odio verso il proprio padre.Quella R comunque incompleta, aperta, con questo stiletto quasi a formare una distinzione tra MATTEO e RENZI, sono due cose distinte, un disturbo Bipolare. Comunque chiude con la ‘i’ che ascende come un ipotetico grafico di successi, verso l’alto.
La sottolineatura esprime incertezza, voglia di essere ascoltato. Cosa che spesso lo porta alla cosiddetta bramosia da social network.
In questo caso si esprime con frasi dissennate e senza senso, patologia che può essere avvicinata alla sintomatologia del Mascetti : come fosse di antani di confraternita.
Cancellazione sincopata di un punto interrogativo. Si viaggia ancora sull’incertezza, l’uomo crede di essere di Sinistra ma gli piace la vagina delle onorevoli di Destra. Il dubbio lo tormenta.
( Toniazzo, Battaglia, Nava, Maimone, Todaro, Pica)
'Grafologa analizza il pizzino di Renzi. Risultato: è un bimbominkia.' has no comments
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