L'ANNO CHE PASSO' (Dalla - A Tenebrosio)
Caro amico prescritto,
Ti cerco già un po’
Pensavi di rischiare ventanni,
E invece c’è un “però”.
Da quando sei latitante
C’è una grossa novità.
Chi devasta l’ambiente o la gente
In carcere non ci va.
Si esce poco la sera
Nel tarantino e nel casalese,
Con pochi soldi e tanta chemio
Arrivi a stento a fine mese.
E c’è chi piange un parente,
Per mesi o settimane.
Mentre coloro che ne hanno la colpa
Posson permettersi le puttane.
Ma la televisione
Ha detto che sono assolti,
Gli anni passati sono troppi
E poi i morti non sono molti.
Tre gradi di giudizio
E se ne esce sempre illesi.
Potresti andare ai servizi sociali,
Ma solo per pochi mesi.
Continueremo a mangiare,
Grazie ad un po’ di corruzione.
Certo, ti possono anche arrestare,
Ma cade presto in prescrizione.
Con la discarica a Bussi
Abbiam riempito qualche bara.
In quella zona l’acqua è veleno,
Ma se la bevono solo a Pescara.
E senza grandi disturbi
Qualcuno sparirà.
Potrai andarli a trovare a Beirut,
O in pilastri giù in città.
Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
Che non ti tocca andare dentro.
Vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poter lucrarci sopra,
e continuare a inquinare.
E se quest'anno poi cambiassero le leggi,
A noi che ci importa.
Noi controlliamo dei seggi
Grazie a una fetta della torta.
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà,
Avremo un nuovo Presidente. Questa è l’unica novità.
Messaggio modificato da Riccardo Brosio, 19 dicembre 2014 - 21:42